HomeFinanza AgevolataZES Zona Economica Speciale 2025

ZES Zona Economica Speciale 2025

Zes-2025

Dal 1 gennaio 2024 è istituita l’area ZES – Zona Economica Speciale – nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Le domande per gli investimenti 2025 relative all’ammontare di spese sostenute dal 1° gennaio 2025 – e di quelle previste fino al 15 novembre 2025 – possono essere presentate dal 31 marzo al 30 maggio.

Beneficiari ZES 2025

Tutte le imprese tranne i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Spese ammissibili

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di:

  • nuovi macchinari;
  • impianti;
  • attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica;
  • terreni

Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Sono ammessi, inoltre, gli investimenti relativi all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.

Il Credito di Imposta

Il credito è commisurato all’ammontare degli investimenti realizzati per un minimo di 200.000 euro e un massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Nel caso di imprese del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura il limite minimo dell’investimento complessivo scende a 50mila euro.

Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento:

  • per gli investimenti realizzati nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili;
  • per gli investimenti realizzati nelle Regioni Basilicata, Molise e Sardegna nella misura de 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili;
  • per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta nelle Regioni Puglia e Sardegna, nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%;
  • per gli investimenti realizzati nelle zone assistite della Regione Abruzzo indicate dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 nella misura del 15% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili.

Tali massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti per le piccole imprese, nei casi in cui l’investimento non superi i 50 milioni di euro.

Cumulabilità

Grazie alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 è prevista la possibilità di cumulare il beneficio con il credito d’imposta Transizione 5.0 e altre misure di sostegno.

Condividi: